Nel quadro confuso della sinistra italiana risuona ancora il dubbio che una sinistra ci sia. Eppure, osservando attentamente l’attualità politica, si potrebbe azzardare che di sinistre ce ne siano almeno tre: quella riformista e liberale, quella democratico-sociale, e quella “socialisteggiante”. Le tre sinistre incrociano e attraversano le formazioni politiche attuali come il Pd e il M5S, ma anche i piccoli partiti anticapitalisti e la sinistra sociale diffusa. Ma come si affermano spazi, idee e battaglie in un contesto in cui la destra sembra aver egemonizzato non solo il parlamento ma anche i temi di discussione pubblica? Partendo dalla Rivoluzione francese e dalle trasformazioni che il Novecento e poi la globalizzazione hanno imposto ai processi politici, Salvatore Cannavò, vicedirettore de Il Fatto quotidiano, appassionato studioso della galassia della sinistra, traccia un identikit puntuale, lucido e a tratti provocatorio su quelle che sono le architravi di partiti e movimenti che aspirano a rappresentare questo mondo variegato. Definendo le parole d’ordine, i significati nuovi che alcune di esse hanno acquisito nel corso del tempo, criticandone le ipocrisie e i cliché, ma evidenziando le potenzialità inespresse ne viene fuori un saggio che descrive perfettamente le crisi e i dilemmi attuali. “Si fa presto a dire sinistra” rappresenta uno strumento fondamentale e necessario per orientarsi nel passato, nel presente e soprattutto nel futuro di una parola che ancora racchiude storie, passioni, sentimenti e patrimoni insostituibili.
Cod: 9788856691207
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