Esistono diritti, come la reputazione e la libertà di iniziativa economica e contrattuale, che oggi nel nostro Paese sono ben più limitati rispetto a quanto stabiliscono la Costituzione e il Codice Civile. La ragione è da ricercare nelle regole che sono state concepite e imposte da soggetti privati. Le agenzie di rating del credito si sono sviluppate in assenza di una stringente legislazione in materia. Hanno dettato da parte loro le regole alla collettività, creando gravi conflitti con le leggi esistenti, mancanza di coordinamento, diritti che sono riconosciuti da una parte e che vengono limitati o addirittura violati da un’altra. Questo libro analizza le modalità con cui si è sviluppato questo fenomeno nell’ambito dei rapporti tra banche e clienti. Un tema “caldo”, per certi versi drammatico, perché incide profondamente sulla dignità, la libertà e la vita stessa di chiunque abbia scelto di fare impresa, a qualunque livello. Quando nella vita economica di un Paese sono pochi soggetti privati a decidere chi può ottenere credito e chi no, è in gioco la libertà di quel Paese stesso nel determinare non solo i destini individuali ma anche quelli collettivi, la direzione stessa in cui una società vuole andare. Prefazione di Francesco Bonazzi.
Cod: 9788893233576
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