Dal racconto della creazione come profezia alla “gioia materiale” del Qoèlet; dal valore teologico della nudità degli amanti nel Cantico dei cantici alla sofferenza dell’anziano Tobi, che chiede la morte ma scopre il sorprendente agire di Dio; dalla paura dei malvagi nel libro della Sapienza al rifiuto della violenza da parte di David. Le pagine dell’Antico Testamento consentono un viaggio nelle oscillazioni del sentire e sollevano interrogativi: in che modo il saggio può convivere con la consapevolezza che la vita è fugace? Si può accettare la finitudine dell’esistenza o, addirittura, riconciliarsi con essa? Il Dio di Israele, si legge nei Salmi, non si dimentica dei suoi poveri e si ricorda sempre della sua alleanza e del suo popolo. Perché se agli uomini è necessario il medico – come ricorda il Siracide – non smette di essere indispensabile il Signore, quel Dio che “non ha fatto la morte” ma “tutto per la vita”.
Cod: 9788810221730
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