La cosa delicata vuole essere una riflessione sul linguaggio come movimento e tensione, patrimonio ed energia. Un poeta e una studentessa fanno dialogare i loro semplici appunti di viaggio sull’arte del tradurre come esperienza di vita che porta il traduttore ad aumentare la propria coscienza del vivere scomparendo, sprofondando per ardore nella parola, custode di un’inquietudine insanabile dentro. Senza alcun manuale o elenco di norme fisse, costantemente esposti al rischio di una meravigliosa sconfitta, gli ossessionati dalla lingua si muovono con timore e reverenza nella pagina nera, piena, in una foresta di suoni e immagini, al fine di ri-enunciare, di imitare, una strada già battuta da altri, di creare un nuovo testo, trasformando inevitabilmente se stessi.
Cod: 9788860073655
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