Durante le drammatiche giornate della rivoluzione d’Ungheria del 1956 e all’indomani della repressione sovietica, le frontiere del Paese si spalancarono temporaneamente dando modo a molti di fuggire. Tra questi anche la quattordicenne Gabi e sua mamma Szilvi, quest’ultima smarrita tra il ricordo di un vecchio amore e il dolore per la tragica morte del figlio. Assieme raggiungono la Germania dell’Ovest, accolte dalla sorella di Szilvi. A partire dall’anno della caduta del muro di Berlino, il 1989, la storia si dipana a ritroso attraverso le lettere di Gabi indirizzate all’amica Ili, rimasta in patria: lettere mai spedite e che saranno consegnate alla destinataria soltanto molti anni dopo. Da esse traspaiono i tormenti, le speranze, le illusioni e le delusioni di una ragazza che deve affrontare, con la fragilità tipica della sua età, non solo le difficoltà dell’essere profughi, ma anche il dramma mentale della madre. Un romanzo che affronta, con lo sguardo di una giovanissima ragazza, il tema di chi deve ricominciare una vita all’estero in un momento difficile della propria esistenza e del proprio Paese e che ci fa scoprire come il destino spesso realizzi ciò che resiste dei sogni giovanili e come gli esuli riescano, nonostante le avversità, a mettere radici in una terra straniera.
Cod: 9788849871906
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