I due saggi raccolti in questo volume sono accomunati da una valorizzazione della poesia, intesa come forma più elevata di conoscenza, che ci consente di superare i limiti del pensiero scientifico e di quello filosofico. “La poesia è metafisica istantanea; in un breve componimento deve trasmettere una visione del mondo e il segreto di un animo, di un essere e degli oggetti”. Il primo saggio, sul tempo, la durata e l’intuizione che ne abbiamo, pone le basi della “filosofia aperta” e discute Bergson, Roupnel, Einstein. Il secondo saggio approfondisce un tema in cui l’atteggiamento oggettivo non ha mai potuto realizzarsi. Bachelard ritiene che il problema posto dalle nostre convinzioni sul fuoco debba essere affrontato sul piano psicologico. A suo parere, esso costituisce il primo fenomeno in cui lo spirito umano è riflesso: solo il fuoco rappresenta, per l’uomo preistorico, il desiderio di conoscere. In termini junghiani, il fuoco è responsabile di un complesso arcaico fecondo, perciò “una specifica psicoanalisi deve distruggerne le dolorose ambiguità”.
Cod: 9788822002464
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