Accedere all’eterno è la meta del viaggio terrestre dell’uomo, il frutto di una lunga gestazione che abbraccia l’anima intera, riconsegnandola alla patria celeste. Un’ansiosa ricerca di infinito mosse la vita e l’opera di Luigi Fallacara (Bari 1890 – Firenze 1963), un bisogno irrefrenabile di ricomporre la frantumazione interiore nell’unità che trascende, precede e pacifica, per rinsaldarsi con la propria integrità e purezza originaria. Questo anelito si ripropone con decisione anche nell”Eterna infanzia’, rifacimento del romanzo di formazione ‘A quindici anni’ (1932), al quale Fallacara mise mano nell’estate del 1943 (sullo sfondo la stagione ermetica e la rilettura di Dante). Tra il 1943 e il 1948, Fallacara tentò a più riprese di dare alle stampe il romanzo, ma invano. Rimasto inedito, ‘L’eterna infanzia’ vede ora la luce in un’edizione critica che ne ricostruisce la vicenda redazionale attraverso il confronto tra i tre testimoni: l’opera del 1932, un esemplare di ‘A quindici anni’ fittamente emendato e il dattiloscritto del 1943.
Cod: 9788863728217
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