Riprendendo le fila della tecnosfera, il discorso che ho affrontato in questo libro si collega a una serie di riflessioni appuntate nel volume ‘Ubiquità. Arte e critica d’arte nell’epoca del policentrismo planetario’ (2012), anche se in questa nuova occasione ho spostato radicalmente l’attenzione su una serie di fenomeni estetici che clonano gli agenti atmosferici o che semplicemente convertono lo studio d’artista in laboratorio creativo. L’idea del libro è nata nel 2015 e le tematiche mi sono state compagne di strada in varie circostanze per ragionare non solo sulla babelicità linguistica accennata da Baudrillard, ma anche per esaminare un clima in cui l’artista torna, mediante l’artificio, a ricercare le sensazioni, a incuriosire e a incantare lo spettatore, toccando finanche le sue corde emotive.” (L’autore)
Cod: 9788857560908
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