Nils Liedholm visse per più di mezzo secolo in Italia, e del nostro paese amò il calcio, lo stile di vita, il clima e il vino, che iniziò a produrre nell’incantevole langa piemontese nella quale andò ad abitare. Eppure rimase sempre profondamente svedese, nella sua cultura, nella sua forma mentis, nel modo di approcciarsi al mondo del pallone. Con la sua grande sapienza calcistica e il suo formidabile intuito, il suo approccio ironico e autoironico e i suoi ricorsi a paradossi apparentemente incomprensibili, divenne indiscutibilmente uno dei migliori allenatori di tutti i tempi, e fu molto amato e allo stesso tempo temuto dai suoi giocatori. “Un anno, massimo due e poi torno”: questa fu la promessa non mantenuta con la quale settant’anni fa Liedholm si congedò da suo padre, mentre si apprestava ad approdare nel Belpaese per giocare nel Milan. Parole, perfettamente in linea con lo stile del Barone, che oggi formano il titolo del libro nel quale, a dieci anni dalla sua scomparsa, Manuel Fondato ripercorre la sua straordinaria storia, prima in campo e poi in panchina, narrandone gesta, amori e piccole ossessioni. Un lungo viaggio che è anche un tuffo in un’epoca neanche troppo lontana, ma ormai ineluttabilmente cancellata dalle logiche del cosiddetto calcio moderno. Prefazione di Stefano Petrucci.
Cod: 9788867766574
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