Che le droghe non siano solo sostanze d’abuso problematiche ma anche fonti medicinali, è un dato più o meno acquisito dall’uomo comune. Meno noto è il fatto che anche le sostanze psichedeliche, “rivelatrici della psiche”, quali l’LSD, la mescalina e la ketamina, possono essere usate come medicine, e che sono state e continuano a essere impiegate perfino come “droghe in grado di curare i drogati”. Le caratteristiche rivelatrici e visionarie di queste sostanze nel fare emergere traumi e nodi psichici, da oltre un secolo le ha rese strumenti formidabili nei contesti psicoterapeutici per il trattamento degli stati depressivi, dei disturbi ossessivo-compulsivi, delle impotenze e frigidità sessuali, delle isterie di conversione, dell’alcolismo e molte altre patologie psichiatriche e fisiche. Quest’opera – scritta in due volumi – è un completo testo sulle terapie psichedeliche. In questo primo volume vengono esposti i presupposti teorici e la storia di queste terapie, mantenendo uno sguardo mondiale e con un’originale sistematizzazione concettuale e terminologica. Prima che gli psichedelici venissero bannati dalla ricerca scientifica, alla fine degli anni ’60, anche in Italia fu intrapresa una cospicua serie di studi clinici, inizialmente con la mescalina e in seguito con l’LSD e la psilocibina; un pezzo di storia della medicina italiana totalmente dimenticata, che gli autori hanno pazientemente recuperato fra biblioteche e polverosi scantinati di ospedali psichiatrici, che per la prima volta viene qui riportata alla luce.
Cod: 9788897109792
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