La pandemia ha messo in luce la crisi del sistema scolastico, con strutture inadeguate, troppi studenti per classe, e insegnanti a cui spesso si chiede solo di giudicare e non di svolgere una funzione formativa, ridotta alla didattica a distanza. Proprio dalle scuole però nasce una nuova voglia di partecipazione e richiesta di futuro: prima il movimento planetario contro il rischio concreto della catastrofe climatica, poi quello antirazzista con il protagonismo dei giovani migranti di seconda generazione, hanno al centro studenti e studentesse. Come dovrebbe essere una scuola che rompe la gabbia del realismo capitalista per liberare le energie future? Il numero indaga le sperimentazioni di un’altra didattica, interrogando gli studenti e i docenti, e individuando alcuni dei punti critici della scuola no future pensata per inseguire il mercato e abbandonare i più poveri al loro destino con la scusa del merito.
Cod: 9788832067439
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