Strawinski è uno di quei ‘representative men’ emersoniani, i quali sembrano sintetizzare nella loro creazione le aspirazioni, le necessità spirituali della loro epoca. Doveva dare al mondo stupefatto la rivelazione totale del suo genio e contemporaneamente creare di colpo uno stile russo interamente nuovo, liquidando definitivamente l’impressionismo post-romantico debussiano e con lui ogni residuo, più o meno palese, dello stile armonico-cromatico dell’Ottocento”. Lo “Strawinski” di Alfredo Casella, che scriveva così il nome dell’ammirato collega, fu il primo libro in assoluto sul compositore russo: uscì in forma sintetica nel 1926, fu poi interamente rielaborato, ampliato e finito nel 1946. Edito nel 1947 dopo la scomparsa di Casella, ma con Igor’ Stravinskij ancora in attività, il testo passa in rassegna con mirabile sintesi ognuno dei lavori che Stravinskij aveva fino ad allora composto, attraverso la penna di un Casella scaltro nell’evidenziarne con limpidezza i caratteri basilari. In queste pagine appassionate è rappresentata la visione di un musicista attraverso gli occhi di un altro musicista: Casella conobbe personalmente Stravinskij, ma ciò non impedì un’indipendenza di giudizio che gli fece riscontrare anche nei lavori più avanzati tracce di strutture classiche, secondo un’estetica tipicamente caselliana. Prefazione di Quirino Principe.
Cod: 9788869445651
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.