John Devine ha quindici anni. Vive insieme alla madre Lily nell’immaginaria cittadina irlandese di Kilcody: gli unici altri adulti con i quali viene in contatto sono la signora Nagle, un’anziana e arcigna amica della mamma e Har Farrell che, goffamente, tenta di fargli un po’da padre. Ma John ha un amico, un grande amico. Jamey Corboy ha la sua stessa età, indossa un lungo pastrano scuro anche in estate, legge Rimbaud, coltiva una vena blasfema, scrive racconti. Insieme a lui, John imparerà a fare tutto quello che conta sul serio. Fumare. Andare in discoteca. Rimorchiare una ragazza. Farsela con una sgangherata banda di delinquenti. Profanare una chiesa. Liberarsi della vicina di casa brandendo una balestra. E imparerà quale sia il nocciolo, il nucleo vitale del suo stesso essere al mondo: ritagliarsi un’esistenza che, pur tra mille inciampi e passi falsi, gli consenta di non tradire una percezione delle cose che è, prima di tutto, una visione, un diverso immaginare la realtà. A niente gli serviranno, in tal senso, i continui fallimenti: perché John Devine è un artista del reinventarsi,del non arrendersi all’evidenza, non importa quale sia lo scacco o il dolore che la vita gli pone innanzi.
Cod: 9788864112084
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