Celeste Belcari al suo romanzo di esordio con una storia autobiografica di grande impatto emozionale. Con una sorta di coraggioso pudore mette a nudo la battaglia che combatte fin da quando era ragazzina contro di lei, la bestia, l’anoressia. E tutto ciò che lei porta con sé. In un’atmosfera in bilico tra passato, presente e futuro, Sara, la sua protagonista, intraprende un difficile e accidentato percorso faccia a faccia con la morte, intriso di lutto e dolore ma anche di crescita. Man mano che narra di Sara, Celeste realizza che scrivere questa storia – la sua storia – ha un inestimabile valore terapeutico. A cominciare dal nome dei due protagonisti – Sara e Alessio – due persone care perdute troppo presto che, in un certo senso, in questo modo, l’autrice tiene vicino a sé. E mentre racconta di ogni istante in cui ha guardato la bestia negli occhi supplicandola di divorarla capisce quanto grande è il suo desiderio di vivere. Sara e Alessio, due farfalle bianche. Il potere delle loro ali insegna a domare le spire del vortice del problema alimentare. La bestia è morta? No. Celeste lo sa bene, la bestia non morirà mai. Ma scrivendo di Sara riesce a tenerla a bada. Perché solo noi possiamo decidere del nostro futuro.
Cod: 9788863964547
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