Chi conosce la fragilità di questa vita, prova con tutte le sue forze a difenderla, a proteggerla. Chi è stato lì lì per perdere tutto, si abbarbica come pianta rampicante al muro dell’esistenza. Dopo essersi misurata con la possibilità di fuggirsene via, Lavinia cerca un contrappeso per continuare a esistere nella sua realtà scombussolata dalla vendita della casa murata a Martinengo. Si fa erede della memoria, mettendone insieme i cocci: le vite che le sono state raccontate dalla nonna, quelle che ha scovato nel baule verde leggendo le lettere, i diari e un quaderno di chi non c’è più. Confida in ciò che indovina, mentre con un balzo piomba nelle vite dei suoi cari, lascandosene incantare. Ha perduto la casa degli avi, ma ricostruisce pareti d’aria e di vento: storie da leggersi vicino o lontano da Martinengo. Storie per montare tende beduine nei deserti della vita. Non tutto è smarrito se si è disposti a ricominciare come Penelope, saggia e innamorata, che disfaceva per rifare la sua tela, tessendo la sua fedeltà più che la pazienza. Quando l’idillio è mantenuto intatto dentro le pieghe della memoria, si fa indistruttibile. E immemoriale.
Cod: 9788860874559
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