Un ragazzino guarda dall’alto la conca di Kabul immersa nella notte, svegliato dal ricordo della luna che disegna un serpente sulla parete della sua stanza. Ha dieci anni, lo sguardo vispo, due incisivi un po’ sporgenti, e un cruccio che lo accompagna. Un giovane uomo cammina per le vie di una Baghdad che sembra deserta, avvolta in un tempo dilatato e sospeso. Avanza nel nulla, poi con la mano afferra un bastone lungo e sottile. Non appena lo alza, centinaia di piccioni spuntano dal niente del cielo e iniziano a danzare attorno a quel bastone, al ritmo di una musica che nessuno può sentire. Gli strilli di un bambino infrangono l’atmosfera di un grande magazzino alla vigilia delle feste. E dall’enorme costume rosso di Babbo Natale riemerge Madut, il ragazzo del Sudan, l’uomo nero fuggito dalla sua terra in fiamme, giunto attraverso strade insolite e rocambolesche fino a Roma, per trovare il suo angolo di quotidianità in una lavanderia a gettone. Tre storie poetiche per raccontare l’umanità che misura il mondo camminando, spesso in fuga dai tormenti della guerra e dalla miseria che porta con sé. Una riuscita alchimia di relazioni e personaggi che sa tratteggiare vicende straordinarie e minuscole, esistenze sospese tra passato e presente, tra qui e altrove, che giungono a fondersi e a confondersi con quelle del nostro Paese. Tre storie che intrecciano culture raffinate e quotidianità difficili in una fantasmagorica esplosione di colori, tra desideri, ansie, rabbia, rassegnazione, emozioni e umori. Rammentandoci che non appena gli occhi di un uomo incrociano i nostri, quello sguardo ci rende entrambi responsabili.
Cod: 9788856664553
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.